Assistenza alunni disabili scuole primarie e secondarie di I grado
Assistenza specialistica per alunni disabili nelle scuole primarie e secondarie di I grado dei Comuni afferenti all’Ambito S01_1, S01_2 ed S01_3
Localizzazione e utenti
Il servizio di “Assistenza Specialistica” è realizzato presso le Scuole Primarie e Secondarie di I grado, dei Comuni afferenti agli Ambiti S01_1 (con procedura di gara), S01_2 ed S01_3 (con procedura di accreditamento). Gli utenti destinatari del servizio, indicati dalle scuole, saranno valutati dal “Centro famiglia” dell’Ufficio di Piano che predisporrà i relativi programmi di lavoro.
Obiettivi del servizio
L’assistenza specialistica per gli alunni portatori di handicap si inquadra nel più generale obiettivo del Progetto Educativo Individualizzato che la scuola e le agenzie territoriali formulano in sinergia al fine di promuovere l’integrazione dell’alunno disabile nella sua interezza e specificità potenziando capacità di autonomia personale e comunicativa all’interno e all’esterno della scuola. L’assistenza specialistica affianca il lavoro di tipo educativo-didattico dei docenti ed è svolto da personale qualificato che si muove nell’area psico-educativa.
Gli obiettivi pertanto sono:
Favorire, in collaborazione con la scuola e le famiglie, l’armonico sviluppo evolutivo di tutti i minori;
Prevenire situazioni di rischio, valorizzando modelli di comportamento positivi;
Offrire disponibilità al confronto sinergico con la rete degli interventi previsti per i minori: ASL, centri di riabilitazione, scuola, associazioni ecc;
Elaborare o rimodulare, dove si ritiene necessario percorsi educativi individualizzati;
Supportare i docenti in percorsi formativi ed informativi riguardo problematiche specifiche di gestione della disabilità.
Attività da assicurare
Il servizio di assistenza specialistica è rivolto a minori disabili frequentanti le scuole primarie e secondarie di primo grado dei Comuni degli Ambiti ed è finalizzato ad assicurare loro il diritto allo studio e all’informazione attraverso forme di sostegno tali da facilitarne l’inserimento e l’integrazione scolastica, svilupparne le potenzialità individuali nell’apprendimento, nella comunicazione e nella socializzazione nonché garantirne la continuità fra i diversi gradi di scuola con percorsi educativi personalizzati.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, il servizio dovrà prevedere le seguenti attività:
sostegno socio educativo;
facilitazione della comunicazione;
L’affidatario dovrà garantire l’effettiva e costante presenza, sulla base degli orari concordati, di operatori qualificati presso le sedi scolastiche indicate dall’U.d.P., in grado di dare attuazione alle attività previste dai Programmi di lavoro stilati dell’equipe psico-pedagogica dell’Ufficio di Piano (Centro per la famiglia). Data la particolarità del servizio, l’affidatario dovrà inoltre garantire, salvo casi eccezionali, che non si verifichino nel corso dell’a.s. avvicendamenti degli operatori assegnati a ciascun alunno/istituto e che gli stessi operatori, ovvero il coordinatore del servizio, partecipino alle Unità di Valutazione Integrata relative agli alunni assistiti. Tutte le attività saranno svolte su indicazioni dell’equipe psico-pedagogica degli Uffici di Piano (Centro per la famiglia) che coordinerà e supervisionerà l’intero svolgimento del servizio di concerto con il personale scolastico.
In coerenza con i progetti educativi individuali potranno essere richieste le seguenti attività:
Laboratorio di manipolazione;
Laboratorio ludico;
Laboratorio di pittura;
Laboratorio tattile;
Laboratorio musicale;
Laboratorio di intelligenza emotiva;
Laboratorio informatico con l’utilizzo di software specifici per migliorare l’apprendimento;
Laboratori specifici per i bambini sordomuti, ipovedenti o con menomazioni visive;
Laboratorio di psicomotricità. La consulenza psico-pedagogica per docenti e alunni, nonché l’eventuale formazione per gli operatori sarà assicurata dal Centro per la Famiglia degli Uffici di Piano.
Metodologia
Osservazione in itinere del comportamento, delle difficoltà e delle capacità relazionali dei bambini;
realizzazione o rimodulazione del P. E. I. in sinergia con i docenti e l’equipe del Centro per la famiglia dei Piani di Zona;
attività ludiche e/o psicomotorie;
verifiche in itinere degli operatori sociali da parte dell’equipe psico-pedagogica del Centro per la Famiglia dei Piani di Zona;
incontri periodici delle famiglie, dei docenti e degli operatori sociali con l’equipe psicopedagogica del Centro per la Famiglia dei Piani di Zona.
Risultati attesi
Maggiore consapevolezza dei docenti e genitori delle risorse e dei limiti dei loro bambini;
miglioramento dell’apprendimento e maggiore inclusione sociale;
miglioramento delle potenzialità espressive e relazionali;
aumento dell’autostima e della consapevolezza del sé e dell’altro;
miglioramento della sinergia con la rete territoriale;
miglioramento dei rapporti con gli adulti di riferimento come per esempio genitori, insegnanti, gruppo classe, ecc..
Destinatari
I destinatari sono minori disabili in età scolare frequentanti le scuole primarie e secondarie di I grado dei Comuni afferenti degli Ambiti sopra indicati. Gli alunni che avranno accesso al servizio sono minori con diagnosi funzionale dell’ASL, che fruiscono delle ore di sostegno scolastico.
Funzionamento e orari
Le prestazioni si svolgeranno ordinariamente in coincidenza con le attività scolastiche, per 6 giorni settimanali. La fascia oraria di erogazione della prestazione va indicata nel Programma di lavoro. Il servizio di assistenza specialistica sarà garantito durante l’orario scolastico a seconda della progettualità da definire.
Figure professionali da assicurare
Il soggetto gestore dovrà garantire la presenza di personale in possesso di qualifica professionale ed esperienza di educatore professionale, animatore sociale, operatore dell’infanzia, socioassistenziale, esperto del linguaggio dei segni, esperto da affiancare ai bambini ipovedenti o con menomazioni visive operatore socio-sanitario in numero adeguato alle necessità del servizio.
Gli educatori professionali, gli animatori sociali, gli operatori dell’Infanzia che saranno impiegati sul servizio devono avere esperienza documentata e remunerata in attività con minori disabili e/o multiproblematici svolte presso Servizi per l’infanzia, Centri Polifunzionali, Centri socio-educativi per disabili o nelle scuole nell’ambito dell’assistenza specialistica.
I medesimi requisiti devono avere l’esperto del linguaggio dei segni, l’esperto da affiancare ai bambini ipovedenti o con menomazioni visive e l’esperto in psicomotricità, con particolare esperienza, rispettivamente, in attività con minori audiolesi e in attività con minori ipovedenti o con menomazioni visive. In particolare gli educatori professionali devono essere in grado di pianificare, programmare e realizzare, in sinergia con l’equipe psicopedagogica del Piano di zona con i docenti di sostegno, con le famiglie, attività educative e di integrazione sociale finalizzate a potenziare obiettivi di autonomia e comunicazione nel più globale progetto educativo individualizzato.
Gli animatori sociali devono essere in grado di attivare le risorse dei singoli e dei gruppi di bambini, favorendone la partecipazione; pianificare, programmare e realizzare, in sinergia con l’equipe psico- pedagogica del Piano di zona S1 e con i docenti di sostegno, attività educative e di integrazione sociale finalizzate a potenziare obiettivi di autonomia e comunicazione nel più globale progetto educativo individualizzato; gestire attività di carattere educativo, culturale e di intrattenimento a diretto contatto con i bambini portatori di handicap; l’assistenza durante le visite didattiche e viaggi di istruzione.
Gli operatori dell’infanzia devono essere in grado di realizzare attività di accoglienza e socializzazione stimolando le potenzialità di crescita del bambino e dell’adolescente in relazione a capacità creative, relazionali e percorsi di autonomia; pianificare, programmare e realizzare, in sinergia con l’equipe psico-pedagogica del Piano di zona S1 e con i docenti di sostegno, attività educative e di integrazione sociale finalizzate a potenziare obiettivi di autonomia e comunicazione nel più globale progetto educativo individualizzato; gestire attività di carattere educativo, ludico e multimediale a diretto contatto con i bambini portatori di handicap; l’assistenza durante le visite didattiche e viaggi di istruzione.
L’esperto da affiancare ai bambini sordomuti deve essere in grado di supportare i bambini nelle attività didattiche ed educative per la loro specificità. L’esperto da affiancare ai bambini ipovedenti o con menomazioni visive deve essere in grado di supportare i bambini nelle attività didattiche ed educative per la loro specificità.